L’investitore può prefiggersi obiettivi di varia natura quale intento del suo investire, ma con qualche approssimazione tali obiettivi potrebbero essere ricondotti a 3 categorie:
- Investire per mantenere il potere di acquisto del proprio capitale, che altrimenti verrebbe eroso per effetto dell’inflazione
- Investire per costituire nel tempo una rendita per sé o per altre persone. Può trattarsi di una rendita che consenta di conservare il precedente tenore di vita dopo che si sarà andati in pensione oppure che consenta un domani di pagare gli studi universitari ad un figlio o altro ancora.
- Investire per cercare di accrescere rapidamente il proprio capitale, con l’intento ulteriore di poter sostenere in un futuro non troppo lontano spese che con il capitale iniziale l’investitore non potrebbe permettersi (ad es. per un’automobile, una casa, per fare vacanze ecc.)
A seconda della motivazione che ci spinge ad investire, vi sono strumenti più o meno idonei – almeno in astratto, e salvo quanto si dirà con riferimento al rischio insito in ciascuna tipologia di investimento - al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti.